Cerca nel blog

martedì 22 febbraio 2011

Notizie su Augusta tratto da wikipedia.org


La città rientra nel comprensorio provinciale siracusano e si affaccia sul Mar Ionio. Il centro storico è un'isola, ricavata dal taglio di un istmo nel XVI secolo, collegata alla terraferma attraverso due ponti, uno di costruzione recente (viadotto Federico II di Svevia) ed uno risalente alla fondazione della città chiamato Porta Spagnola. Augusta ospita due porti.
viadotto Federico II di Svevia
Poeta Spagnola


Attraverso lo studio della pianta della città si può notare come vi è una rete di strade a scacchiera nella maggior parte dell'isola. La parte sud di recente urbanizzazione ha rete differente. La parte nord invece è la parte più antica della città e quindi conserva un sistema di strade di tipo medievale. L'architettura di Augusta non ha grande spessore artistico. Vi sono gli imponenti sistemi difensivi del castello del XVII secolo. Alcune chiese barocche, e alcuni palazzi in liberty.

Una visita guidata della città di Augusta può degnamente iniziare dal Castello Svevo. Esso si presenta al pubblico con la sua struttura quadrata purtroppo oggi in un pessimo stato di conservazione tanto da impedire la visita di uno dei maggiori colossi architettonici svevi. Si presume che esso doveva comprendere quattro torri quadrate ai suoi vertici ed altre due torri poligonali nei restanti lati, ma allo stato attuale dei fatti si può ammirare solo una di quelle poligonali. Per un lungo periodo il Castello è stato utilizzato come penitenziario fin quando, alla fine del Novecento, le continue pressioni dei detenuti spinsero le autorità a trasferirli nella nuova costruzione di Brucoli.
Castello Svevo

Brucoli


Castello di Brucoli
Tra gli altri edifici difensivi cittadini ricordiamo il Forte Avalos, il Forte Garcia e quello Vittoria edificati nel corso del 1500.
I forti

L'ingresso della cittadella è segnato dalla Porta Spagnola, una costruzione risalente al 1681, chiusa da due imponenti bastioni. La città vecchia è tagliata da nord a sud dal commerciale corso Principe Umberto.
Una visita guidata della città, per esser veramente completa, deve obbligatoriamente riguardare anche l'aspetto sacro qui rappresentato dalla Chiesa barocca dedicata alle Anime Sante e dalla Chiesa Madre seicentesca dedicata a Maria SS. Assunta.
La città presenta anche degli interessanti spunti archeologici rappresentati dal sito archeologico di Megara Hyblaea - in una posizione privilegiata all'interno del golfo cittadino.
Degna di nota la frazione di Agnone Bagni, situata nell'omonima baia, che ospita un'estesa spiaggia con ampio panorama della costa fino alle pendici dell'Etna e la federiciana Basilica del Murgo.
Infine occorre ricordare gli aspetti più propriamente naturalistici della città degnamente rappresentati dal borgo marittimo di Brucoli.
Tale baia, ben attrezzata dal punto di vista ricettivo e poco distante dalla città di Augusta, sa unire splendidamente le bellezze naturalistiche come il porto-canale formato dall'estuario del torrente Porcaria a quelle storiche come una seicentesca fortificazione costruita per difendere il locale caricatore ed il "Castello" rappresentato da una quattrocentesca e quadrata torre.

Storia

La presenza di vita sulla penisoletta di Augusta è possibile già dalla preistoria, limitata sempre ad un piccolo villaggio. Si parla di Augusta come città solamente dopo il 1232, possibile data di fondazione della città da parte di Federico II di Svevia. Egli per indicare la sua autorità sugli abitanti (si dice deportati da Monalbano e Centuripe) costruì un grosso castello su un promontorio di circa 30 m nella parte nord. Alla morte dell'ultimo imperatore svevo, Augusta, sede di un castello, venne occupata dagli Angioini. Gli abitanti combatterono nei Vespri siciliani e già nel 1282 sul castello sventolava la bandiera Aragonese, dominio che durerà per quattro secoli.
Nel 1326 Augusta divenne feudale sotto il possesso di Guglielmo Raimondo II Moncada, il primo dei ventiquattro conti del territorio di Augusta. Passati due secoli come città feudale, Augusta tornò al demanio nel 1560, dopo che il re, viste l'insufficiente difesa che i conti avevano provveduto durante le invasioni turche del 155115521553 e 1560, decise di provvedere personalmente alla difesa della città. Avvennero infatti tutte dopo il 1560 i primi interventi di fortificazione: dal taglio dell'istmo alla costruzione di bastioni e dei forti Garcia, Vittoria e Avalos. Ma nonostante ciò i turchi continuarono ad attaccare, e nel 1594 avvenne il miracolo. San Domenico, particolarmente venerato nella città perché fu il primo ordine religioso ad arrivare, apparve i cielo e mise fuga i turchi. Questo dice la leggenda; in verità molto probabilmente si trattava di domenicani, che già anni prima vennero autorizzati a tenere armi per difesa.
Il XVII secolo si rivela fiorente per Augusta anche per l'arrivo dell'ordine dei Cavalieri di Malta che qui costruirono un grande forno per la produzione di biscotti intorno la metà del secolo. Nel 1675 il porto fu campo della Battaglia d'Agosta tra Spagnoli e Francesi, che vide la vittoria di quest'ultimi che però abbandonarono pochi anni dopo il castello. Ma il 9 e l'11 gennaio del 1693 la città venne rasa al suolo dal terremoto. Nonostante ciò in pochissimi anni la città si risollevò e venne pure elevata alla dignità senatoria. Dopo ciò Augusta iniziò un lento declino, dal passaggio ai Borboni fino all'unità d'Italia, e concludere con la costruzione nel 1890 del penitenziario sull'antico castello fridericiano.
Ma agli inizi del '900 per la collocazione strategica del porto poco fuori la città nel 1918 venne costruito un enorme hangar per dirigibili in cemento armato. E poi sulla costa al di sotto dell'hangar, prima della seconda guerra mondiale, un idroscalo. Nel 1943subì un bombardamento che causò molti morti.
il municipio
palazzo Ferreri particolare
Ma Augusta si risollevò anche grazie all'istallazione nel 1949 della prima raffineria petrolifera. Dopo pochi anni la costruzione venne seguita da molte altre per arrivare alla selvaggia industrializzazione della costa megarese negli anni '80 del XX secolo. Ancora ora molta dell'economia di Augusta, in passato fondata sulla pesca, sull'agricoltura e sulla produzione di sale dalle grandi saline, è basata sulle industrie petrolchimiche.


Nessun commento:

Posta un commento